sabato 4 febbraio 2012

Architettura relazionale


Un piccolo padiglione diventa luogo d'incontro per rileggere con i cittadini i progetti di ricostruzione a Giampilieri dopo l'alluvione del primo ottobre 2009.


                         


Il contesto sociale attuale limita le possibilità di relazioni interpersonali quanto più crea spazi a ciò deputati, l'architettura dovrebbe generare spazi di relazioni umane che, pur inserendosi apertamente nel sistema globale suggeriscano altre possibilità di scambio rispetto a quelle in vigore nel sistema stesso.
Il piccolo padiglione temporaneo di Giampilieri rinserra lo spazio delle relazioni utilizzando le forme del progetto di architettura ( modello e disegno) per stimolare e attivare reazioni e risposte tra le persone coinvolte.
Un'architettura temporanea è il luogo privilegiato in cui si instaurano delle collettività istantanee rette da principi diversi. 
In relazione al grado di partecipazione degli abitanti, alla natura dei progetti e ai modelli di partecipazione sociale proposti o rappresentati, un'architettura genererà un particolare ambito di scambi. 

L'architettura è uno stato d'incontro.

Un padiglione costruito in poche ore trasforma le celebrazioni del primo anniversario dall'alluvione in un'occasione per ripensare criticamente gli scenari futuri.
Lungo le pareti e nel soffitto pannelli in pvc raccontano i momenti di definizione collettiva del progetto, le economie necessarie e quelle messe a disposizione dalle istituzioni nazionali e regionali.  







                                   


                                   




                                   







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