WASTE LANDSCAPE WORKSHOP
Il secondo workshop WLW _02/10 ha lavorato intorno all’idea di un parco di nuova concezione dedicato agli animali.
Il tema generale è quello del rapporto tra mondo umano e mondo animale, declinato all’interno di un atteggiamento progettuale attento al paesaggio come occasione per ripensare e superare le risposte esclusivamente funzionali.
Il PETpark si compone di un parco fluviale e un parco pioppeto che avvolgono gli spazi di incontro tra uomo e animale. I servizi e le strutture di accoglienza e ospitalità per gli animali sono collocati in uno scavo ricavato da un riempimento di terra.
Questa sezione topografica definisce una cavità, che come una grande cuccia incisa nel paesaggio, raccoglie le tensioni tra forze diverse: da un lato gli edifici che vengono fuori dalla terra generando spazi vuoti all’aperto, dall’altro le linee circolari dei ricoveri per gli animali che seguono un principio insediativo diverso.
Il luogo di incontro tra queste forze ed energie è costituito da un oggetto fuori scala che non appartiene né all’uno né all’altro mondo: una grande copertura, che si staglia a distanza nel paesaggio per simboleggiare il luogo di questo incontro.
Si tratta di un elemento molto semplice che trova la sua forza nel tenere insieme il carattere rappresentativo e le ragioni funzionali: nuovo Landmark e macchina per attutire l’impatto acustico e produrre l’energia elettrica necessaria per alimentare l’intero complesso.
Questa sezione topografica definisce una cavità, che come una grande cuccia incisa nel paesaggio, raccoglie le tensioni tra forze diverse: da un lato gli edifici che vengono fuori dalla terra generando spazi vuoti all’aperto, dall’altro le linee circolari dei ricoveri per gli animali che seguono un principio insediativo diverso.
Il luogo di incontro tra queste forze ed energie è costituito da un oggetto fuori scala che non appartiene né all’uno né all’altro mondo: una grande copertura, che si staglia a distanza nel paesaggio per simboleggiare il luogo di questo incontro.
Si tratta di un elemento molto semplice che trova la sua forza nel tenere insieme il carattere rappresentativo e le ragioni funzionali: nuovo Landmark e macchina per attutire l’impatto acustico e produrre l’energia elettrica necessaria per alimentare l’intero complesso.